DI MARCO BAY

BIANCO, NERO E VERDE PER UN GIARDINO VARIEGATO

Fino a pochi anni fa non avrei mai considerato di piantare in un giardino le piante  a foglia variegata. In particolar modo avevo una certa riluttanza per il Cornus controversa “variegata”, forse perché sono abituato a vederlo nei giardinetti brianzoli in compagnia di araucarie o pissardi. Ma evidentemente il gusto con il tempo cambia e soprattutto mi accorgo che tutte le piante hanno delle qualità non sottovalutabili, e occorre avere “l’occhio” per ben impiegarle secondo i posti. Come questo Cornus piantato in compagnia di altri ventidue esemplari all’interno di un architettura contemporanea in cui predomina il nero, che molto bene  vibra in questo ambiente, da far esaltare il gioco del variegato; una spolverata di ghiaia nero ebano sul terreno completa ed evidenzia l’effetto voluto per un giardino bianco, nero e verde! Una collezione di piante a foglia variegata sarebbe favolosa: Aspidistra eliator “asahi” dall’incredibile pennellata bianca che contrasta con la base verde lucido e scuro; il Ficus repens var. dal delicato gioco bianco e verde al limite della fogliolina; la Canna indica con una generosissima palette di cromatismi dall’acido al bordeaux e con divertenti striature; il Musa x paradisiaca “ae ae” stupisce per l’effetto tra il variegato e il mimetico; tra le Ligularie, la Tussilaginea argentea var. “kinka” attrae per quella linea chiara che sottolinea il profilo dell’elegante foglia;  oppure la delirante “leopard plant” punteggiata di giallo, da far impallidire la follia e l’ossessione del gesto artistico di Yayoi Kusama. Il variegato lo incontriamo anche nell’elegantissima rosa var. “di Bologna”; mentre in tavola mi piace mescolare la rucola con il radicchio variegato di Castelfranco, dal lieve e gradevolissimo aroma mandorlato. Probabilmente, entro l’estate, pianterò anche l’edera variegata (però solo quella a foglia piccola) in quel giardino milanese temporaneo, a Palazzo Reale, dove anticamente ne esisteva già uno; per il momento si ricreerà dal vero quella particolare atmosfera dell’affresco della casa del bracciale d’oro di Pompei in continuum con il percorso espositivo della mostra che titola “Natura, tra mito e paesaggio nel mondo antico”.