Spazio Babel … spazio alle lingue

Tanti e variegati sono i percorsi di visita che attraversano il Salone del libro di Torino 2017. Il fil rouge che abbiamo scelto, per questo articolo, coincide con Spazio Babel, l’area dedicata alla letteratura internazionale.

Le proposte 2017 vengono da un’attività organizzativa complessa e articolata, che ha unito le forze della Fondazione del Libro e della Libreria Luxemburg di Torino a quelle di enti e centri studi internazionali rappresentati in Italia.

Attualità e letteratura

Alcuni incontri riguarderanno aree del globo nel focus d’inchieste e notiziari, per la stringente attualità delle vicende sociali e politiche espresse. Tra queste ci sono le 2 Coree, rappresentate, per il Sud,  da Hwang Sok-yong e, per il Nord, da Krys Lee.

Hwang Sok-yong ha scritto “Bianca come la luna“, edito da Einaudi e tradotto da Andrea De Benedittis. Citando le parole dell’autore “… è un libro sulla migrazione e sull’armonia … a cosa assomiglia questo mondo, risponderei che è come uno stormo di uccelli che si alza e gira nel cielo. Spero che la mia scrittura permetta loro di posarsi di nuovo …“.

Krys Lee è nata nella Corea del Sud, anche se il padre è nordcoreano. Ha studiato in Inghilterra e negli Stati Uniti, ma conosce bene la linea di confine che attraversa la penisola asiatica. In “Come siamo diventati nordcoreani“, edito da Codice, ha raccontato un mondo difficile, camminando, con la sua prosa, tra missionari, soldati, spie e profughi disperati.

Un’altra zona del mondo iper-presente nei notiziari è la Turchia, un paese a noi vicino, dalla straordinaria, secolare poesia sovrapposta alle tensioni interne. Al Salone, il paese verrà rappresentato da Burhan Sönmez, in un dialogo intervista con Gabriele Santoro.

Sönmez è nato in Anatolia e ha origini curde. Insegna all’Università di Ankara e si occupa di diritti umani.  Nel romanzo – “Istanbul Istanbul“, edito da Nottetempo – racconta le vicende di 4 uomini, dolorosamente accomunati dalla condivisione di una cella e dalle torture. In quella terribile situazione, i personaggi creano una realtà alternativa, narrandosi storie sulla bellezza di una città immortale.

Altri autori

Paola Caridi, autrice di “Gerusalemme senza Dio” – edito da Feltrinelli – rievocherà, con Mark Le Vine, gli eventi della Guerra dei Sei giorni, a distanza di 50 anni.

Una nutrita sequenza di incontri verrà dedicata alla Germania e ai suoi scrittori. Altri confronti proporranno autori di provenienza bulgara, britannica, irlandese, slovena e spagnola.

L’AutoreInvisibile

Per completare l’offerta internazionale del Salone, ricorrerà un ciclo già apparso nelle stagioni precedenti: l’AutoreInvisibile.

Scrittori di fama mondiale metteranno in scena dialoghi, quasi archetipici, con i propri traduttori; i testi originali e le loro trasposizioni confronteranno sfumature e significati, culture e ironie, parlando della fatica di tradurre, che diventa opera nell’opera.

Tra gli autori interessati, citiamo: Maria Teresa Andruetto, Chris Bachelder, Annie Ernaux, Jenny Erpenbeck, Daniel Pennac e Luis Sepúlveda.

Ricordo ancora quanto detto da Daniel Pennac, durante una conferenza di qualche anno fa, su Yasmina Melaouah – docente di traduzione e mediazione linguistica dal francese e suo alter ego in italiano.

Parlava del successo, in Italia, del ciclo Malaussène – il nome del “capro espiatorio” per professione, raccordo di una fantasmagorica tribù, frullata nel mix fantasia di Daniel e magia di Parigi. Disse che la traduzione di Yasmina gli sembrava il tramite perfetto per quel caleidoscopio semantico.

Le immagini della cover e della galleria sono tratte dal novero “riutilizzabile” di Google e dal sito internet del Salone del libro di Torino, che vi consigliamo di visitare per approfondimenti.