Si sente parlare sempre più di impianti di riscaldamento alternativi, come quelli a pavimento, a parete, a battiscopa o a soffitto. Il motivo è legato ai diversi vantaggi offerti, primo fra tutti, la possibilità di risparmiare sul condizionamento degli impianti. Non solo riscaldamento, però. Il riscaldamento a pavimento – che tra i sistemi di riscaldamento a bassa temperatura è il più diffuso –  permette anche di raffreddare gli ambienti. A cosa è dovuto il risparmio garantito? È stato stimato che la temperatura del liquido in circolazione per riscaldare i caloriferi – il più classico dei sistemi di riscaldamento – si attesta intorno ai 65-70 °C, mentre con i sistemi di riscaldamento radiale, basta una temperatura di 29 °C.

Inoltre, questo tipo di riscaldamento è assolutamente ottimale da un punto di vista di comfort. Infatti, salendo il calore dal basso verso l’alto, si va incontro a quelli che sono gli ideali fisiologici. Gli arti inferiori dovrebbero essere più caldi rispetto al capo ed il calore che parte dal basso rende reale questa condizione.
Essendo presenti da tempo sul mercato, poi, è verificato che gli impianti di riscaldamento a pavimento uniformano la temperatura negli ambienti e ottimizzano i flussi.

Ovviamente, come in tutte le cose, ci sono anche dei possibili svantaggi da prendere in considerazione. Innanzitutto, l’installazione non è sempre facile, così come dei componenti d’arredo troppo ingombranti potrebbero ostacolare il passaggio del calore.

Non tutti i tipi di pavimento, poi, sono compatibili con un impianto di riscaldamento. Questo si traduce nella limitazione della scelta del pavimento stesso.

Un altro fattore limitante è rappresentato dallo spessore totale occupato dai pannelli radianti a pavimento. Infatti, i pannelli in sé non occupano molto spazio ma a questi vanno aggiunti degli strati di isolamento, che fanno variare lo spessore totale dai 3 fino ai 15 cm.  Da sottolineare, però, che questo discorso non vale per un impianto di riscaldamento a pavimento di tipo elettrico. Questi impianti di riscaldamento, infatti, non occupano molto spazio, perché non necessitano di tubazioni, ma solo di serpentine.

Si faceva un rapido accenno, prima, alle possibili difficoltà di installazione. Questo è particolarmente vero per stanze come la stanza da bagno: in questo caso si dovrà sconvolgere l’impianto idraulico. Infatti, i tubi di scarico e l’adduzione dell’acqua sanitaria andranno spostati nelle pareti; lo spazio sotto la superficie del pavimento sarà occupato dall’impianto radiante. Ma in generale, il problema – forse – non si pone affatto, perché il riscaldamento a pavimento non è fortemente consigliato per il bagno. I pannelli radianti non possono essere installanti sotto i sanitari, come ad esempio il box doccia o la vasca. L’impresa è giustificata solo in caso di bagno di grandi dimensioni.

Alternative di pannelli radianti per il riscaldamento domestico sono – come già accennato – i pannelli a soffitto e quelli a battiscopa. Anche se i pannelli a soffitto sono maggiormente utilizzati per i sistemi di raffreddamento degli ambienti, più che per il riscaldamento.
Piero Di Cuollo

Via IdeeGreen