Il Rinascimento tedesco arriva finalmente a Milano. A ospitarlo è Palazzo Reale dal 21 febbraio al 24 giugno 2018. L’esposizione Albrecht Dürer e il Rinascimento tra la Germania e l’Italia è a cura di Bernard Aikema, con la collaborazione di Andrew John Martin e sarà l’occasione per ammirare oltre cento opere tra pitture, disegni e grafiche che meglio rappresentano la magnificenza del periodo.

Un poliedrico Albrecht Dürer

La mostra si sviluppa attorno alla figura di Albrecht Dürer considerato, con le sue opere, il protagonista assoluto del Rinascimento tedesco ed europeo, nonché il primo a realizzare opere spontaneamente senza che gli venissero commissionate. Pittore, incisore, matematico e trattatista tedesco nato nel 1471 e deceduto nel 1528, iniziò a lavorare nella bottega paterna e il suo eccezionale talento fu subito evidente nell’autoritratto del 1488, realizzato all’età di 13 anni e oggi esposto al museo Albertina di Vienna. (Celebre anche l’Autoritratto con Pelliccia – e quadro tra i più conosciuti dell’artista – del 1500 esposto alla Alte Pinakothek a Monaco di Baviera). Numerosi furono i viaggi che lo misero in contatto con culture e personalità differenti e che segnarono la sua opera negli anni a venire. In particolare, subì il fascino della cultura italiana grazie a Giotto, Raffaello e Leonardo.

Ma fu specialmente grazie al periodo di particolare vivacità socio-economica, culturale e intellettuale che la carriera di Albrecht Dürer poté svilupparsi. Il Rinascimento tedesco vide un’apertura massima verso l’Europa, sia meridionale che settentrionale.

Le opere più famose

Tra le sue opere più celebri si ricordano Il cavaliere, la morte e il diavolo, che, secondo alcuni critici, ben evidenzia la crisi del mondo cattolico tentato dalla ricchezza che stava imperversando in quegli anni. L’attenzione al dettaglio e alla riproduzione della realtà  – tratti distintivi di Albrecht Dürer –  sono ben esemplificati dalle opere Leprotto e dalla stampa Rinoceronte: tanto precise e accurate da sembrare delle fotografie.

È invece il celebre Ritratto di giovane veneziana a essere stato scelto come immagine per la locandina: un olio su tela datato 1505 realizzato durante un soggiorno nella laguna. L’opera rimase incompiuta ma non per questo non divenne una delle più famose e riconosciute del pittore di Norimberga.

 Albrecht Dürer e il Rinascimento tra la Germania e l’Italia sarà sì incentrata sul suo più celebre esponente, ma in mostra saranno presenti anche i suoi contemporanei, come Cranach, Giorgione, Lorenzo Lotto e altri, attraverso disegni, incisioni, dipinti e grafica. Un percorso espositivo quello proposto da Palazzo Reale che pone l’accento sulle qualità delle opere nelle varie categorie – pittura, disegno e grafica – evidenziandone il carattere innovativo. Un’occasione unica, nonché la prima, per il pubblico milanese di conoscere la figura di Albrecht Dürer.