Silenzio, cinguettio di pettirossi, melodie di natura rigogliosa e rocce sinuose: prima di pensare a come progettare un giardino zen, ascolta i suoni della natura. Che ti fanno sentire più leggero, con la testa tra le nuvole.

Ed è dal silenzio della meditazione che impariamo a tenere in equilibrio mente e corpo, anima e coscienza.

La filosofia zen elimina il superfluo per indagare sulla vera essenza delle cose, quella libera dall’attaccamento terreno, quasi frivolo e superficiale.

Il giardino è lo specchio dell’anima, pulito, ordinato, minimale. È un luogo in cui ritrovare

se stessi, il proprio benessere fisico e mentale. La natura fa da padrona.

Un’incandescenza di pura bellezza progettata secondo regole precise

Ogni giardino giapponese ha il suo stile e ciascuno è ben diverso dall’altro. Facciamo un po’ di chiarezza: il giardino zen, come lo intendiamo noi all’”occidentale”, l’arte del giardinaggio tradizionale è il Karesansui, ovvero il giardino secco costituito prevalentemente da sabbia e pietra.

Gli elementi dominanti sono l’acqua, simbolo della vita che deve scorrere da est a ovest come il sorgere e il tramontare del sole, rappresentata dalla sabbia, le rocce, i veri protagonisti del giardino zen sono grezze e semilavorate. Poi c’è la natura, il verde, la felce, il bambù, l’acero e il rododendro. Non ci sono fiori, ad eccezione delle camelie, delle ninfee o delle azalee.

Come posizionare gli elementi del giardino zen?

Il Karesansui è il giardino minimalista per eccellenza, nelle forme e nella struttura.

  1. Individua lo spazio che ospiterà il tuo giardino zen, meglio se circoscritto.
  2. Ricopri la superficie del terreno con uno strato di granito bianco triturato a riprodurre l’effetto sabbia.
  3. Disponi le pietre appoggiandole a terra e sovrapponendole a piccoli gruppi ben strutturati.
  4. Con l’aiuto di un rastrello incidi sulla superficie di granito linee curve senza mai fermare l’attrezzo nel movimento. È come se stessi scrivendo e rappresentando la tua interiorità. Dai, così, traccia al tuo mondo interiore. Nella maggior parte dei casi, vengono disegnati centri concentrici attorno ai sassi a riprodurre l’effetto dell’acqua.
  5. Dedicati a definire lo “spazio verde” con pietre da giardino o piastrelle in legno, magari creando dei sentieri che lo attraversano mentre affiancano una piccola foresta di bambù.
  6. A tuo piacimento inserisci gli elementi naturali: si consiglia, laddove si vogliano creare isole verdi, di affiancare un arbusto alto e snello ad uno basso e rotondo. Per aumentare la profondità e la prospettiva del giardino, sistema le piante più piccole sul fondo, le grandi al centro.

Attenzione! Tutti gli elementi devono essere in numero dispari per ricordare l’accidentalità e l’imprevedibilità della natura.

Infatti per un buon giardino zen vige la regola della casualità, seppur strutturata secondo logica con occhio attento all’armonia della bellezza naturale.

Via – Coltivare facile

Per immagini – Pexels e Pixabay