L’ufficio è più comodo con la Poltrona Sacco!

Se vuoi una seduta per la zona relax del tuo ufficio che sia comoda e cool allo stesso tempo, non puoi lasciarti sfuggire la Poltrona Sacco di Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro.

La rivoluzione è targata 1968

Era il 1968, l’era del Pop e del virtuosismo anticonvenzionale, quando i tre giovani progettisti torinesi decisero di progettare un sacco in grado di plasmare le sue forme.

Lo scopo? Raggiungere la pace dei sensi su qualsiasi posizione, perché spetta a lei il compito di adattarsi alle forme del tuo corpo. E non più viceversa.

Una forma encomiabile

La poltrona è infatti priva di qualsiasi struttura portante, è morbida e leggera.

Merito è del suo involucro, che contiene palline di polistirolo espanso ad alta resistenza. Il rivestimento originale è una composizione di PVC (81%) e poliestere resistente al fuoco (19%). Attualmente però è possibile anche scegliere il tessuto tecnico Volo, che è vellutato e molto morbido (è infatti una commistione di cotone, poliuretano e policarbonato). Più robusta è la tela Egitto, in 100% cotone sanforizzato, un trattamento che rende la fibra irrestringibile.

Il design è radicale

Non poteva non essere del marchio Zanotta, questa seduta speciale. L’azienda si pregia infatti di una concezione visionaria del design, inteso come strumento per produrre cultura. Della sua aderenza al Radical Design ne abbiamo parlato qui, in mostra a New York.

E la poltrona Sacco si è prestata bene alla filosofia dell’azienda: al punto che, grazie a lei, si è cominciato a parlare di sedute e si è abbandonato lo sterile concetto di sedia. Una rivoluzione pop che non può mancare nel tuo ufficio, per i momenti di relax o per le conference call più creative.