Dal 14 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018, lo storico palazzo del XII secolo, il Broletto di Pavia, ospita la mostra Robert Doisneau – Pescatore d’immagini, per ripercorre la carriera di uno dei fotografi più importanti e apprezzati del Novecento. In mostra 70 immagini in bianco e nero provenienti dall’Atelier Robert Doisneau.

Robert Doisneau: “la mia attività di fotografo è come la pesca”

Una vita passata a immortalare innumerevoli momenti all’apparenza normali, per trattenerli per sempre in immagini che oggi danno vita a mostre uniche, come quella di Pavia, contraddistinte da una forza creativa e da una magica atmosfera nella quale diverse emozioni si mescolano assieme lasciando lo spettatore stupefatto. Questo è Robert Doisneau, fotografo francese nato nel 1912 e che ci ha lasciato nel 1994, capace di raccontare con i suoi scatti storie piene di poesia, d’amore e di sentimenti provenienti soprattutto dalla vita di strada della capitale francese nella quale aveva vissuto. Refrattario alla fotografia di guerra, Robert Doisneau amava descrivere il suo lavoro come l’attività della pesca: una lunga e necessaria attesa, ripagata infine dalla cattura di un istante di felicità che sta per scomparire.

A Pavia in mostra strade e volti, ma soprattutto l’eternamente romantico Le Baiser de l’Hotel de Ville

Strade e volti sempre differenti, per un totale di 70 fotografie in mostra al Broletto di Pavia tra le più riconoscibili della sua carriera per accompagnare i visitatori in una sorta di lunga camminata nella bella Parigi. La passeggiata si apre con l’autoritratto dello stesso Robert Doisneau per poi continuare tra i vari quartieri della Ville Lumière con il celebre Le Baiser de l’Hotel de Ville, ovvero Il Bacio. Scattata nel 1950, ritrae un momento d’amore: l’appassionato e lungo bacio di una coppia di ragazzi tra le caotiche via di Parigi. Dei due protagonisti (soltanto dal 1992) sappiamo anche il nome: si trattava di Françoise Bornet, una studentessa di teatro, e del suo ragazzo, Jacques Carteaud ai quali Doisneau aveva chiesto il permesso di immortalarli per un servizio fotografico che stava realizzando. In mostra anche Les pains de Picasso e Prévert au guéridon.

Un occhio attento, quello di Robert Doisneau, che per il visitatore moderno equivale anche a un tuffo nel passato, con la possibilità di scoprire come vivevano le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali del tempo.

Visitate il sito della mostra per conoscere gli orari di apertura.

Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere.