Il giardino tra dei dieci Parchi più Belli d’Italia

Ci sono anche i giardini del Compendio Garibaldino di Caprera, nell’elenco dei dieci Parchi più Belli d’Italia 2017, finalisti della XV edizione del Premio promosso dal network il Parco più Bello.

Il Comitato Scientifico del premio ha indicato i dieci parchi e giardini italiani più belli, tenendo in considerazione gli aspetti storico-artistici e botanici, dello stato di conservazione, del programma di manutenzione e gestione, della presenza di adeguati servizi, accessibilità e informazioni al pubblico.

Il Compendio Garibaldino

Il Compendio è considerato uno dei luoghi storici e paesaggistici più suggestivi della Sardegna. Immerso nel verde della vegetazione mediterranea e le caratteristiche rocce granitiche dell’Isola di Caprera, circondato dai colori cristallini delle acque dell’arcipelago di la Maddalena, custodisce il luogo in cui il Generale Giuseppe Garibaldi avviò la sua azienda agricola e costruì la dimora in cui visse con i suoi familiari, dal 1856 al 1882, anno della sua morte.

Oggi è meta di pellegrinaggio culturale, registrando ogni anno migliaia di presenze che arrivano da ogni parte del mondo per rendere omaggio alla sua tomba e per godere del percorso che si dipana attraverso un bellissimo parco storico.

È un luogo di forte emozione e di sentimenti atti a rivalutare aspetti della vita spesso trascurati del protagonista della vicenda unitaria italiana. Caprera è il luogo in cui Garibaldi decise di soggiornare dopo tante traversie. L’isola rappresentò per lui un punto di riferimento costante tra un viaggio e l’altro, tra un’impresa e l’altra.

I giardini del Compendio Garibaldino

I giardini del Compendio Garibaldino di Caprera, all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, sorgono sui terreni acquistati dall’Eroe dei Due Mondi sul finire del 1855. Garibaldi visse per oltre venticinque anni nella sua casa realizzata in un luogo di straordinaria bellezza e riposa sotto un imponente masso di granito.

Il giardino, l’oliveto e l’agrumeto erano parti di un’azienda agricola organizzata in modo esemplare dal Generale- agronomo. Alcuni alberi sono stati piantumati personalmente da Garibaldi, come il pino domestico messo a dimora nel cortile in occasione della nascita della figlia Clelia, ed il cipresso del Messico all’uscita dalla camera in cui egli morì il 2 giugno 1882.

Il tutto convive con la vegetazione spontanea dell’isola, costituita da una macchia mediterranea ricca di tamerici, euforbia, lentischio, erica, corbezzolo, olivastro, mirto, lecci e ginepri.

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