Maglione – un paese d’arte contemporanea (il MACAM)

Il Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto di Maglione – in acronimo MACAM si trova in un piccolo paese della provincia di Torino; una parte dei suoi spazi urbani è divenuta un’esposizione open e permanente di tutto rilievo.

Stili e materiali sono molto diversi, per cui non ci troviamo davanti al classico borgo italiano affrescato su qualche parete; percorrendo le vie, i vicoli e gli angoli verdi di Maglione si possono incontrare sculture, dipinti in acrilico o con altre tecniche, installazioni composite e multi-materiche e … affreschi.

Nascita ed evoluzione

La costruzione del MACAM ha avuto inizio nel 1985 – più di 30 anni fa – per iniziativa di un privato: Maurizio Corgnati, coadiuvato da Letizia Di Maio. Regista, scrittore e profondo conoscitore dell’arte e della tradizione enogastronomica, Corgnati partì con un piccolo gruppo di opere di amici artisti.

Il motore ideale di questa sua peculiare azione museale era il desiderio di condividere bellezza e intuizioni creative in un contesto di quotidianità e normalità. Per citarlo:

I bambini di un tempo sono cresciuti in mezzo a immagini piene di mucche, pecore, ruscelli, nani, conigli e fate; i bambini futuri di Maglione avranno occhi pieni di queste immagini che stanno sui muri delle loro case.

Ai primi artisti se ne sono aggiunti altri – spontaneamente o per costante ricerca – e in poco tempo le opere del MACAM hanno superato il centinaio.

Tutto è avvenuto affrontando difficoltà logistiche ed economiche e grazie alla disponibilità degli abitanti nel concedere lembi dei propri insediamenti.

Le opere e un messaggio

Il fil rouge che si è dipanato nell’evoluzione del Museo di Maglione è stato quello della ricerca continua dell’emozione, tracciando, nel tempo, un segno ludico, vitale e mutante.

Il messaggio filosofico che parte dal MACAM è la ricerca del cambiamento delle cornici urbane, nel segno della leggerezza, della godibilità e del colore.

Cercare di stilare qui una lista esaustiva delle opere di Maglione non ha molto senso, per il loro numero imponente e perché precluderebbe il piacere della scoperta.

Vi anticipiamo qualche momento di bellezza nella galleria, citando, in immagine, le opere di qualche artista, scelto per la qualità dei lavori o secondo pura casualità.

Sfogliando le foto, vedrete: un’incisione senza titolo di Maurizio Cattelan; un lavoro di Giorgio Griffa; un’opera di Ugo Nespolo; la scultura a parete “Sospiri” di Antonio Trotta; “Figure” di Emilio Tadini e “Two Suns” (Due Soli) di Martina Riedlbauchova.

Opportunità e iniziative

La visita al Museo è totalmente gratuita e la collocazione delle opere in spazi aperti svincola il visitatore dall’osservanza di orari precisi.

Vengono organizzate visite guidate, soprattutto per gruppi e scolaresche. Alle visite si affianca l’attività del Laboratorio dell’Affresco, dedicato a studenti delle Accademie di Belle Arti del nostro paese e aperto ai turisti, previa prenotazione.

Per i credits, le foto della cover e della galleria sono tratte dal sito internet del MACAM; vi consigliamo di visitarlo per altre suggestioni e approfondimenti.