Alla scoperta del Roseto Niso Fumagalli

Non è un segreto che il Roseto Niso Fumagalli sia uno degli spazi verdi più belli d’Italia. È nato nel 1964 ad opera di Niso Fumagalli, il presidente della Candy che l’anno prima aveva fondato l’Associazione Italiana della Rosa.

Una passione per questo fiore inebriante che si è presto trasformata in realtà, grazie a questo Roseto dell’avancorte della Villa Reale di Monza.

Tutte le rose del Roseto Niso Fumagalli

Si divide in varie zone: una dedicata alle varietà presentate ai concorsi annuali, una contiene le rose moderne (la parte più ricca della collezione). E poi c’è una Hall of fame delle rose vincitrici e una, più piccola, riguardante le varietà antiche. Ed è quella più bella, forse, perché è scenograficamente sistemata lungo la cancellata, la passerella dello specchio d’acqua e sulle arcate del gazebo.

Infine, c’è una zona dedicata a due importanti rosaisti italiani: Domenico Aicardi e Febo Giuseppe Cazzaniga, delle cui collezioni qui sono contenute alcune rose.

Se decidi di fare una passeggiata in questo luogo di estrema bellezza, ti capiterà di imbatterti nel Giardino segreto del profumo, una zona realizzata dalla paesaggista Anna Furlani Pedoja. Qui si alternano tassi, siepi di bosso e la cosiddetta Teodolinda 96, un ibrido bianco di tea creato dal Fumagalli nel 1988.

Nell’ultimo periodo è stata creata un’area dedicata a personalità che in qualche modo si sono distinte nel mondo della rosa: da Rosenprofessor Sieber, un celebre rodologo tedesco, a Marie-Louise Velge e Lily de Gerlache, appartenenti alla World Federation of Rose Societies.

Non senti già profumo di rose?