Kandinsky -> Cage – Musica e Spirituale nell’Arte

Kandinsky–>Cage è il titolo intrigante di una mostra originale, inaugurata lo scorso 11 novembre, a Reggio Emilia, presso Palazzo Magnani.

L’esposizione, che resterà aperta sino al 25 febbraio 2018, crea un percorso (con un verso preciso, come suggerisce la freccia), dall’opera artistica del pittore franco-russo alla musica del compositore statunitense.

Wassily Kandinsky

Wassily Kandinsky nasce a Mosca nel 1866 e mostra, fin dall’infanzia,  un’intensa passione per l’arte.

Laureatosi in giurisprudenza, rifiuta una docenza universitaria e si sposta a Monaco, per studiare pittura.

Visitando una mostra, si emoziona per le forme e i colori di Monet, dando il via alla ricerca espressiva che lo renderà uno dei più grandi astrattisti del XX secolo.

Durante la rivoluzione d’ottobre, torna a Mosca, per lavorare in ambito educativo, ma, nel 1921, riparte per la Germania, dove, a Berlino, vive l’esperienza del Bauhaus, la celebre scuola d’architettura, arte e design.

Il regime nazista, marchiandolo come artista degenerato”, lo costringe alla fuga, che lo porta Parigi, dove resterà sino alla morte (1944).

John Cage

John Cage nasce, nel 1912, a Los Angeles, negli Stati Uniti.

Più sopra, lo abbiamo definito un compositore, ma, in effetti, nel suo percorso creativo, ha praticato anche i linguaggi della poesia, del teatro e della pittura.

Rientrato da un viaggio formativo in Europa, diventa allievo di Arnold Schönberg; da questa frequentazione prende le mosse la ricerca sui suoni, sulle percussioni e, sui silenzi (che saranno il suo tratto distintivo).

Appassionatosi alla filosofia zen, applica il mood di accettazione positiva del caos al suo approccio, usando dinamiche musicali non forzate e mettendo a confronto spartiti suoni della quotidianità.

Il caso, elemento importante per John Cage, non è però un assoluto; le produzioni dell’artista restano legate a metodi precisi.

La mostra e le opere

L’esposizione, curata da Martina Mazzotta, comprende circa 50 opere di Kandinsky, concesse da musei o collezioni private, contenenti richiami alle performance musicali.

L’obiettivo è quello di creare sinestesie sensoriali legate ai segni, alle forme e ai colori e collegamenti ideali con i mondi della musica, del cinema e del teatro.

Video e oggetti che emettono suoni, accompagnano il percorso di visita, verso il contest dedicato a John Cage, centrato su installazioni dell’artista e riproduzioni dei suoi lavori.

Anche qui, “sinestesia” è la parola chiave e le composizioni di Cage prendono forma fisica nella poetica degli oggetti e nel suo sistema di notazione musicale.

I promotori

La mostra è stata concepita e organizzata dalla fondazione Palazzo Magnani e da Skira Editore, in sinergia con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il comune di Reggio Emilia e altri enti.

Le immagini della galleria sono tratte dal sito internet della fondazione; vi consigliamo di visitarlo per altre suggestioni e approfondimenti.