L’Infinito Blu di Gio Ponti a Milano

Terminerà il 5 marzo Gio Ponti: l’Infinito Blu, la mostra ospitata in Triennale a Milano a cura di Aldo Colonetti e Patrizia Famiglietti, con la collaborazione di Salvatore Licitra.

Il blu ha da sempre affascinato generazioni e generazioni di artisti, mettendo d’accordo anche le forme espressive dalle sensibilità lontane: dal blu oltremare di Yves Klein a quello utilizzato da Picasso, dal Jerry Goldsmith di “Blue Max” alla Rapsodia di Gershwin. Per non dimenticare il tormentone nazionalpopolare di Modugno o la disco-dance degli Eiffel 65.

Al fascino del periodo blu cedette anche il grande maestro del design Gio Ponti, che espresse il suo estro nel progetto per l’Hotel Parco dei Principi di Sorrento. Ispirato dal blu della Costiera Amalfitana, Ponti realizzò in particolare dalle maioliche lussuose, oggi ospitate nella mostra allestita in Quadreira il cui cuore sono, appunto, i 33 decori in maiolica blu Ponti della Ceramica Francesco De Maio.

Non solo le 27 piastrelle 20×20 cm utilizzate per il Parco, ma anche 5 inediti mai realizzati: sono offerti in un’unica parete per apprezzarne al meglio i giochi compositivi e caleidoscopici immaginati da Ponti.

In mostra anche gli appunti originali di lavorazione, le foto, gli schizzi, gli studi e i progetti: tutti lì per raccontare una parte importante della storia dell’architettura italiana.

La mostra è accompagnata da un catalogo, che ospita una serie di interventi di Aldo Colonetti, Gianni De Maio, Patrizia Famiglietti, Salvatore Licitra, Lisa Licitra Ponti, Fulvio Irace, Fabrizio Mautone e, in particolare un dialogo con Gillo Dorfles, amico di Gio Ponti, con cui ha avuto un lungo sodalizio, soprattutto durante la direzione di “Domus”.