Il principale spazio di Caltagirone
Il Giardino pubblico Vittorio Emanuele è il principale spazio verde di Caltagirone, in Sicilia, e si deve al progetto dell’architetto Giovan Battista Filippo Basile, che venne avviato nel 1846 e finalizzato poi nel 1851. Il Giardino ha un’estensione di 10 ettari, cosa che lo rende piuttosto singolare nel quadro dei giardini pubblici siciliani.
Un aspetto interessante è l’organizzazione della flora e gli esiti formali che questo riesce a produrre. Dall’esterno possiamo apprezzare una grossa macchia di alberi, l’interno dei giardini è invece uno spazio chiuso, isolato dallo spazio urbano che ha un contatto diretto con la flora.
Nel Giardino ci sono luoghi evocativi che percorrono la storia di Caltagirone proprio negli anni di più forte tensione per il rinnovamento su scala urbana e territoriale: la restaurazione del giardino accompagna infatti il momento della rinascita municipale.
Nel 1915 Ernesto Basile, figlio dell’architetto Giovan Battista, progettò l’ingresso alla villa e all’edificio scolastico, grazie anche all’aiuto di due grandi architetti, Salvatore Marino e Michele Fragapane, i quali realizzarono l’ingresso principale con i due piloni sormontati da leoni accovacciati.
Nonostante i cambiamenti dovuti all’integrazione di varie strutture all’interno dello spazio, la villa Vittorio Emanuele riesce ancora a rappresentare l’espressione più viva dell’identità caltagironese.
Il giardino costituisce un’isola verde di una bellezza strepitosa, tanto la zona e la flora sono ricche di geometrie e simmetrie, con una forte presenza di fiori in ogni stagione.
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