Parco Seghetti Panichi, un paesaggio spostato

Ad Ascoli Piceno c’è un piccolo paradiso terrestre: è il Parco Seghetti Panichi a Castel di Lama.

Si tratta di un’area progettata nella seconda metà dell’Ottocento dalla famiglia nobiliare Carfratelli Seghetti, che volle dare un’impronta botanica alla zona. Ai tempi, infatti, sorgeva proprio in quei luoghi la residenza estiva della famiglia, che chiamò per il suo progetto il grande paesaggista tedesco Ludwig Winter.

Il tedesco era già noto per il grande lavoro del giardino di Villa La Mortola a Ventimiglia, che attualmente è addirittura giardino botanico nazionale.

Il parco che ha realizzato non ha però nulla da invidiargli: è praticamente un “paesaggio spostato”, perché presenta terrazzamenti agrumati e palmizi esotici tipici del paesaggio ligure.

Non solo un’imponente, quanto soddisfacente, resa estetica, ma anche un’importante rete idrica ancora oggi viene apprezzata da chi visita questo luogo esotico nel cuore delle Marche.

Il parco infatti è il primo giardino storico italiano con rilevamenti di vaste aree bioenergetiche.

Tra le piante presenti si segnalano grandi gruppi di Chamaerops humilis, Washingtonia filifera, Cordyline australis e due rare Yubea spectabilis. Varie le querce sparse per il territorio, la più importante delle quali è “La Cattedrale”, che con la sua imponenza ospita centinaia di uccelli.

Sul retro si nota la presenza di un grazioso laghetto al centro del quale si erge una statua di travertino raffigurante Venere e Amore mano nella mano: perché la bellezza cammina sempre di pari passo con la natura.