Se su Google Earth cercassimo Casentino, vedremmo progressivamente ingrandirsi la zona dell’Europa, poi della nostra Italia, per poi focalizzarsi sempre più sulla Toscana. Per l’esattezza su una delle quattro vallate principali della provincia di Arezzo. Ecco il Casentino: splendida valle indissolubilmente allacciata alla produzione del celebre Panno Casentino e che – da oltre cinquant’anni – si lega anche all’azienda Premiata Tessitura TACS – e al suo patron Massimo Savelli – la quale produce l’apprezzato tessuto di lana rispettando le secolari fasi di lavorazione, garantendone una produzione d’eccellenza ed esportando i suoi capi in tutto il mondo.

La Premiata Tessitura TACS: nata dalla lungimiranza

Oggi è (ri)conosciuta in tutto il mondo ma la Premiata Tessitura TACS nacque oltre 50 anni fa dalla lungimiranza di Bruno Savelli, rafforzatasi negli anni grazie a suo figlio Massimo (nel 2016 insignito del titolo di Maestro Artigiano), e oggi desiderosa di guardare al futuro sotto l’attenta guida di David, rappresentante la terza generazione della famiglia. Così, il Made in Italy e l’amore per un prodotto si uniscono creando un caso di successo simbolo dell’eleganza italiana nel mondo.

La storia secolare del Panno Casentino: dal Medioevo a oggi

È nella Stia medievale che il Panno Casentino affonda le sue origini ed è del 1537 la prima attestazione della nascita di esso. Il suo successo? Velocissimo. Le caratteristiche di ruvidezza e compattezza conquistarono immediatamente i ceti popolari che necessitavano di mantelle resistenti alle intemperie e all’uso prolungato. Le botteghe e gli artigiani che lo realizzano si moltiplicano e passano indenni i secoli, fino all’arrivo delle prime manifatture tessili in centri industriali. Fu proprio in questi anni che avvenne una rivoluzione importante. Tramite l’innovativa pratica della rattinatura, il Panno Casentino acquisì il particolarissimo e inconfondibile “ricciolo”, caratteristica che ancora oggi lo rende molto apprezzato nell’alta moda, trasformandolo in una stoffa di pura lana calda, più leggera dell’originale. Fu così che divenne uno status symbol, indossato anche dall’alta borghesia e da personaggi del calibro di Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini.

Le due collezioni di TACS: Panno Casentino originale e fustagno (collezione Country)

Abbigliamento e accessori: una produzione che va da i cappotti alle giacche, dalle borse alle coperte, dai cappelli alle sciarpe. Tutte o in panno casentino originale o in fustagno – che caratterizza la collezione Country dell’azienda – altra produzione tipica della Toscana. Anch’esso ricco di storia, nato a Il Cairo e composto da trame in lino e cotone, il fustagno era considerato in età medievale un lussuoso manufatto esportato dai mercanti in tutta Europa e oggi rivive grazie alla produzione TACS.

Dove acquistare questi abiti senza tempo

Online, presso esclusivi ambienti fieristici o in uno dei quattro punti vendita (due a Stia, uno a Poppi e uno a Firenze, in Borgo Santi Apostoli). Ecco dove al momento si possono acquistare i pregiati capi in panno casentino o fustagno realizzati dalla Premiata Tessitura TACS. In programma anche l’apertura di una boutique in quel di Roma; in ogni caso – come ci tiene a sottolineare il patron Massimo Savelli – in ogni punto vendita sarà possibile acquistare i capi a prezzi irrisori rispetto a quelli di mercato, ma con una qualità incomparabile.

Consultate il sito dell’azienda e scoprite tutti i capi delle collezioni.

I prodotti della Premiata Tessitura TACS sono tutti contraddistinti da un tessuto originale al 100% e fedele alla tradizione. Una garanzia assicurata dalla Rete Produttori del Panno Casentino (tra TACS s.n.c, Manifattura Casentinese s.r.l. e KRIMA s.r.l.) che certifica i singoli prodotti secondo i canoni nazionali del Made in Italy.