Un gioiello nascosto nel cuore del territorio lucchese

Villa Grabau, adagiata tra le colline di San Pancrazio, non lontana dal cuore di Lucca, è una tra le principali dimore storiche lucchesi del cinquecento che ha conservato intatto il proprio splendore, fin dal lungo e invitante viale d’accesso, fiancheggiato da alte siepi di lecci potate geometricamente.

La Villa, interamente arredata con mobili e dipinti d’epoca, è circondata da un parco botanico di nove ettari, suddiviso in giardini architettonici e ricco di alberi secolari e di vere rarità arboree.

Edificata dai ricchi mercanti lucchesi Diodati sulle rovine di un borgo medievale, trasformata nel tempo con tratti rinascimentali e poi neoclassici, viene ceduta nel 1868 a Carolina Grabau, sposa di un ricco banchiere tedesco, e prozia degli attuali proprietari.

All’interno la villa è decorata con affreschi del celebre artista lucchese Francesco Bianchi, che ha dipinto fra l’altro Palazzo Ducale a Lucca, e con numerosi e suggestivi trompe l’œil che simulano i panneggi delle tende nel Salone dei finti tendaggi.

Il giardino all’italiana è caratterizzato da una collezione di limoni centenari nei vasi originari in terracotta con impressi gli stemmi degli antichi committenti. É articolato in vari spazi, ampie zone a prato, aiuole di forma ovale, intervallate da una grande vasca circolare con zampillo, con statue e sculture e, nel giardino sul retro della  villa, fontane a muro adorne di mascheroni.

Statue di figure femminili introducono a passaggi aperti nelle siepi, che conducono al selvatico in cui si dipanano vialetti tortuosi, arredati con panchine, tavoli in pietra e sculture.

Passeggiando nel giardino si può scoprire la Limonaia, un’imponente e maestosa serra per limoni risalente al 1600 con sette portali e altrettante finestre ovali in pietra di matraia, che costituisce una delle testimonianze delle bellezze architettoniche della lucchesia.

Da non perdere il Teatrino di Verzura, un tempio di verde e di armonia, immerso in un giardino con quinte di bosso, dove si respira un’atmosfera raccolta e romantica.

Nel parco si nascondono anche tre residenze di charme: la “Casa di Annadora”, la “Casa di Orazio” e la “Stalletta” visitabili tutto l’anno.

Via – Villa Grabau

-Residenze d’epoca