Il mondo cerca di allontanare gli uomini facendo credere loro che la diversità sia un difetto e non un pregio. Kartell, invece, cerca di unire la diversità. Lo fa con ContamiNation, la collezione con cui l’azienda leader nella lavorazione della plastica fa il suo ingresso al Salone del Mobile 2017.

ContamiNation suggerisce già con il suo nome l’intenzione che ha animato Kartell: la ricerca dell’incontro, della contaminazione tra qualcosa che, apparentemente, non può essere abbinato. E invece l’ispirazione unisce idee diverse sotto uno stesso tetto. O meglio, in un unico, originalissimo prodotto.

La ContamiNation dei designer: scambi di idee da tutto il mondo

ContamiNation è nata dallo scambio di idee, di concetti e di esperienze di designer che, pur provenendo da diversi luoghi della terra, avevano qualcosa in comune: la creatività e l’amore per il design. È stata questa la loro forza inarrestabile e il punto di partenza per dare vita a inediti prototipi e prodotti definitivi, pronti per essere venduti. Ma, prima, i frutti di ContamiNation, passano per il Salone del Mobile, caricandosi di un compito importante: quello di ambasciatori della nuova filosofia di Kartell basata sulla contaminazione quale base della creazione, non soltanto artistica o architettonica.

Metissage: quando il mondo è fatto di una sola nazione globale

Il metissage è l’essenza degli elementi che compongono la collezione e che si ritrova in tutto quanto viene prodotto al giorno d’oggi, dal design alla letteratura, dall’arte alla moda. In un mondo in cui la ricerca tecnologica e le idee viaggiano veloci, Kartell decide di lasciarsi contaminare ed entra a far parte di contesti sempre più diversi e sempre meno omologati. Lo fa con progetti che riflettono e, in qualche modo, sfidano la quotidianità contemporanea, non solo italiana ma di tutto il mondo. E mentre le guerre allontanano i popoli, Kartell propone un luogo geografico unico, una nazione globale, senza più confini fisici ma fatta di singole contaminazioni. Una ContamiNation, appunto.

Fonte e foto Kartell