Mostra Pubblicità! – la forma d’arte del XX secolo

“Mostra Pubblicità!” è il titolo dell’esposizione inaugurata nella Villa dei Capolavori, a Mamiano di Traversetolo (PR), per iniziativa della Fondazione Magnani Rocca.

L’evento, inaugurato lo scorso 9 settembre e fruibile sino al prossimo 10 dicembre, riguarda quella che è stata definita la forma d’arte del XX secolo”: la pubblicità, appunto.

Le opere ripercorrono il periodo che va dal tramonto dell’ottocento (1890 per la precisione) al dopoguerra e alla rinascita economica del nostro paese (l’opera più recente è del 1957).

I contenuti

La mostra è suddivisa in 4 sezioni, che approfondisono la prima evoluzione del rapporto tra arte e commercio, in epoche in cui il marketing, almeno per come lo concepiamo oggi, era ancora lontano nel tempo.

La sezione d’apertura ci parla dei primi illustratori pubblicitari, tutti artisti reclutati all’uopo; possiamo immaginare di sederci accanto a loro, per osservare i bozzetti preparatori e i manifesti completi, con il focus concentrato sulla bellezza dei lavori, marginalmente collegati ai contenuti da promuovere.

Nella seconda sezione, prende corpo il messaggio pubblicitario, che acquisisce un’importanza pari all’illustrazione e il prodotto viene evocato con maggior forza, evidenziandone il marchio e il claim (o meglio, lo slogan).

La terza sezione sposta la nostra attenzione verso gli oggetti fisici della promozione pubblicitaria: i depliant, le locandine, i manifesti, le targhe e le immagini sulle confezioni.

L’ultima sezione è legata agli strumenti di comunicazione, innovativi o tecnologici, che compaiono dopo il 1920, come la radio e la televisione, culminando su un’icona assoluta della pubblicità italiana: Carosello, che inaugura nuove modalità narrative.

Qualche riferimento

In mostra, troviamo le realizzazioni legati a marchi italiani importanti (come Barilla, Campari, Cinzano, Motta, Pirelli, …), i manifesti a tema, l’analisi delle differenze tra i segmenti di mercato, i riferimenti alle scuole grafiche e alle prime agenzie e le citazioni dei grandi maestri della pubblicità (Cappiello, Carboni, Codognato, Dudovich, Mauzan, Nizzoli, Testa, …).

Il percorso include frammenti di storia della pubblicità, come la prima inserzione della Ferro China Bisleri sulla “Tribuna Illustrata” (1890), uno sguardo alla vera “Eau de Botot”, il “solo dentifricio approvato dall’Accademia di Medicina di Parigi” e la prima réclame del dentifricio Kaliklor (1919).

È un excursus di 200 opere che ci aiutano a seguire l’evoluzione della comunicazione pubblicitaria italiana, dalla pittura alla rappresentazione dell’identità dei prodotti, con l’introduzione progressiva di guizzi immaginativi, fantastici o ironici.

L’esposizione include manifesti e bozzetti originali, ricevuti in prestito dal Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, dal Museo nazionale Collezione Salce di Treviso, dalla Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” del Comune di Milano, dalla Collezione Alessandro Bellenda e dalla Galleria L’IMAGE di Alassio (SV).

La Villa e la Fondazione

La Fondazione Magnani Rocca nasce (citiamo):

con lo scopo di promuovere la diffusione della cultura e dell’arte quali strumenti per la crescita della società civile … dalla volontà di Luigi Magnani … di onorare la memoria del padre Giuseppe e della madre Donna Eugenia Rocca … con lo scopo di favorire e sviluppare attività culturali di carattere artistico, musicale e letterario.

La Villa dei Capolavori è la sede della Fondazione Magnani Rocca e custodisce una collezione di lavori di grandi artisti, come Gentile da Fabriano, Lippi, Carpaccio, Dürer, Tiziano, Rubens, Van Dyck, Goya, Monet, Renoir, Cézanne, De Chirico, De Pisis, Morandi, Burri, Canova e Bartolini.

Per i credits, le immagini della cover e della galleria sono state tratte dal sito internet della Fondazione Magnani Rocca; vi consigliamo di visitarlo per approfondimenti.