Uno dei fiori più apprezzati dagli amanti del giardinaggio è la primula. I suoi fiori, infatti, hanno dei colori molto vivaci, le foglie di un verde magnetico e, come se non bastasse, le primule richiedono pochissime cure. La coltivazione delle primule può essere portata avanti sin dal mese di febbraio, così da essere pronti per la primavera.

Qualche nozione tecnica su questo splendido fiore. Proveniente dalle zone temperate di Europa, Asia e America, il genere Primula appartiene alla famiglia delle Primulacee e contiene centinaia di specie erbacee, perenni, sempreverdi o a foglia caduca. Anche se le specie più diffuse in natura sono la Primula veris e la Primula vulgaris. Molto frequente trovarle fiorite nei boschi, sono tuttavia sconsigliate per la coltivazione in casa  – nonostante il più che piacevole effetto emozionale, infatti, hanno una fioritura piuttosto breve.

Tra le specie di primule a lunga fioritura, invece, si segnalano la Primula obconica e la Primula malacoides. La fioritura di quest’ultime va dalla metà dell’inverno fino alla fine di maggio.

La coltivazione della primula in casa avviene in vaso: questo fiore, infatti, si presta particolarmente a questo tipo di coltivazione. Un miglior effetto è ottenibile tramite coltivazione a gruppi: le fioriture, in questo modo, saranno ancora più appariscenti. Il vaso entro il quale verranno coltivate le primule deve rispettare alcuni parametri. Si consiglia, infatti, un vaso: profondo almeno 25 cm; largo almeno 24 cm; lungo a piacere, a seconda del numero di primule che si intende coltivare, calcolando una distanza minima di 10 cm tra un fiore e l’altro.

Il vaso della messa a dimora va preparato seguendo questi tre semplici passaggi:

  • coprite i fori di drenaggio con cocci di vaso, o argilla espansa, o ghiaia;
  • riempite il vaso con tre parti di torba, una parte di terriccio universale e una parte di sabbia; il terriccio dovrà avere una profondità di circa 3 cm, calcolata a partire dal bordo del vaso;
  • operate delle buche di almeno 15 cm – anche di più, se necessario a contenere tutto il pane di terra che accompagna le radici delle piante di primula – con una paletta.

A questo punto, non resterà che irrigare copiosamente e regolarmente, senza bagnare i fiori. La posizione richiesta, per la coltivazione delle primule, è a mezz’ombra (in natura, infatti, cresce alimentandosi di luce filtrata, nei sottoboschi): non teme assolutamente il freddo. Dalla primavera in poi, l’irrigazione andrebbe effettuata con maggiore frequenza, facendo in modo che il terriccio non si asciughi mai completamente.
La concimazione, invece, va effettuata con un concime liquido per piante fiorite. Ancora meglio se di origine vegetale.

La sua coltivazione è, dunque, molto semplice. Ed è per questo che è assolutamente consigliato arricchire il balcone o il giardino con questo splendido fiore, che simboleggia un buon auspicio in delle relazioni nascenti. Come abbiamo, infatti, visto, la primula annuncia la primavera, fiorendo nella seconda metà dell’inverno.
Piero Di Cuollo

Via IdeeGreen