La natura è sempre la nostra migliore alleata, anche quando si tratta delle faccende più pratiche e legate alla quotidianità. È questo il caso, ad esempio, di un problema molto pratico e molto diffuso come quello dei cattivi odori nei cassetti di casa. Non solo, ma anche, ad esempio, l’odore di muffa nell’armadio, la puzza di stantio nei vecchi mobili ed il cattivo odore generato dall’umido. Ed è proprio l’umidità, unita alla scarsa assenza di ventilazione, la sorgente di tutti questi piccoli problemi. Quindi, risulta ovvio cercare innanzitutto di limitare alla base – quanto più possibile – il problema, provvedendo ad installare un deumidificatore ed individuando l’origine dell’umidità in casa: infiltrazioni, umidità di risalita, cattiva coibentazione, eccetera.

La soluzione più immediata per cercare di eliminare l’umidità dai cassetti, responsabile del cattivo odore, è quella del silica gel, commercialmente molto diffuso, a prezzi economici. Solitamente vengono utilizzate 3-4 bustine di silica gel per ogni cassetto. Una soluzione simile è rappresentata da concentrati di sali, come il cloruro di calcio, in grado di catturare le molecole di acqua, che si concentrano nel cassetto.

Un rimedio ancora di più alla portata, forse, è rappresentato dal succo di limone, molto efficace soprattutto in caso di cattivi odori leggeri. Nel limone, infatti, vi è una certa quantità di acido citrico, in grado appunto di assorbire e, quindi, eliminare gli odori. Per la sua diffusione, all’interno dell’ambiente desiderato, è consigliabile utilizzare un flacone spray riempito, appunto, di succo di limone. Basterà irrorare il succo all’interno dei cassetti e poi lasciarli asciugare all’aria aperta, possibilmente in un’area ben ventilata, spostando, appunto, i mobili dalla collocazione d’origine. In alternativa – in maniera più semplice – si potranno aprire le finestre e garantire il ricambio dell’aria.

L’aceto, più strong del limone, è appunto una soluzione per cattivi odori pungenti. La soluzione da usare è quella di aceto di vino bianco non diluito. La modalità di utilizzo è identica a quella del limone. Non ci sarà, poi, nessun rischio che il cassetto venga impregnato dal forte odore dell’aceto. Infatti, dopo aver assorbito ed eliminato il cattivo odore, con una giusta ventilazione, scomparirà ogni traccia dell’utilizzo dell’aceto di vino. Ciò è dovuto alla maggiore volatilità dell’aceto rispetto, ad esempio, all’odore di muffa.

Quella di far arieggiare i cassetti non dovrebbe essere un’operazione da compiere solo contestualmente all’intervento di eliminazione dei cattivi odori, bensì dovrebbe diventare una buona abitudine da compiere quotidianamente. Ad esempio, quando quotidianamente si effettua il cambio dell’aria, sarebbe buona norma aprire contemporaneamente anche tutti i cassetti e gli armadi. Questa azione, insieme all’attenzione posta nel non riempire eccessivamente gli spazi interni dei cassetti e ad una pulizia costante con i prodotti su indicati, dovrebbe ampiamente prevenire la forte stagnazione di cattivi odori.

Infine, un appunto sull’utilizzo di prodotti come ammoniaca, candeggina, e prodotti simili, molto spesso consigliati come rimedio a problemi di questo tipo. In realtà, questi ultimi sono fortemente sconsigliati, dal momento che, se non dosati bene, possono addirittura peggiorare il problema del cattivo odore. E non è semplice scegliere il dosaggio giusto. Inoltre, se il loro utilizzo è combinato con quello di alcuni detergenti per l’igiene domestica, potrebbero sprigionarsi dei gas tossici.
L’unica soluzione affine concessa è quella dell’alcool, dal momento che è un ottimo disinfettante dall’elevato grado di volatilità, così come l’aceto.

 

Piero Di Cuollo

Via IdeeGreen