DI FRANCO PERFETTI

Si chiamano Le Vie d’Acqua e consistono in una serie di interventi di valorizzazione paesaggistica e ambientale di alcuni spazi aperti di Milano: in particolare Naviglio Grande, Canale Villoresi, gli storici fontanili, con un parziale recupero dell’afflusso d’acqua nella Darsena per mezzo di un nuovo canale che attraverserà il Sito Espositivo dell’Expo e avrà poi un utilizzo agricolo nelle aree a sud di Milano. Ma le Vie d’Acqua prevedono anche il potenziamento di percorsi ciclabili lungo i canali e attraverso i parchi a nord e a ovest di Milano per spingersi poi, da una parte, fino al Ticino e al Lago Maggiore e, dall’altra, fino a Villa e Parco Reale di Monza. Si tratta quindi di riqualificare antichi percorsi interrotti, con la promozione e la valorizzazione del territorio rurale e del sistema dei parchi.
Milano riprenderà il suo ruolo di Città d’Acqua, simile a quello di molte capitali del Nord Europa. E per questo Villegiardini ha deciso di essere presente, due settimane prima dell’apertura dell’Expo, a un evento Fuorisalone che si collega in pieno a questa tradizione: di fronte al Vicolo dei Lavandai, sul Naviglio Grande, sarà possibile visitare una grande Greenhouse lunga 24 metri per 5 costruita su una chiatta e ispirata allo stile dei moduli galleggianti di Stoccolma e di Amsterdam.
Il progetto, ideato e realizzato da Square Garden, l’azienda leader in Italia nel settore, consiste in una serra galleggiante che si anima di effetti di luce che passano attraverso le vetrate creando un’atmosfera molto suggestiva. “L’idea principale che sta alla base del progetto”, spiega Michele Mascio, titolare di Square Garden, “è quella di cambiare le prospettiva visuali e sensoriali. La luce è un elemento naturale che diventa di fondamentale importanza, addirittura determinate nella scelta degli spazi da vivere, professionali o residenziali che siano. Square Garden contribuisce a creare una nuova dimensione della luminosità degli ambienti grazie ad ampie pareti vetrate che aprono gli spazi interni verso l’esterno, creando un benefico contatto con la natura circostante e regalando inedite profondità agli ambienti interni collegabili attraverso “quinte trasparenti” che moltiplicano visivamente lo spazio.  Nasce così il concetto di serra “bioclimatica”, uno spazio aperto alla vista nel quale la luce si trasforma al tempo stesso in un elemento di arredo e in un mezzo per creare e produrre calore, nel segno di un benessere a 360 gradi”.