Cesare Leonardi svelato alla mostra modenese

Se passi da Modena non puoi perderti Cesare Leonardi. L’Architettura della Vita, una mostra ospitata al Palazzo Santa Margherita e negli spazi della Palazzina dei Giardini.

Aperta nell’ambito del FestivalFilosofia 2017, questa mostra si presenta come una retrospettiva monografica del poliedrico Cesare Leonardi, una figura essenziale nel mondo dell’architettura contemporanea. E non solo: il suo approccio artistico ha permesso lo sviluppo di un percorso tra urbanistica, design, scultura, fotografia e pittura.

A cura di Andrea Cavani e Giulio Orsini, la mostra si presenta come un’immersione pura nella produzione del Leonardi. Al pubblico è infatti mostrata una selezione del patrimonio delle opere custodite dall’Archivio omonimo. E a conclusione del percorso c’è un video-documentario sull’opera di Leonardi realizzato da Panottica.

L’opera di Cesare Leonardi: tra eclettismo e rispetto per la natura

Per questo motivo la mostra non è intesa come semplice esposizione di architettura, bensì di progettualità.

A distinguere Cesare Leonardi dagli altri colleghi è sempre stato l’amore per gli accostamenti arditi e la predisposizione ad attingere a materie culturali diverse. Un carattere interdisciplinare che sfocia in un eclettismo ragionato e appassionato ha portato ad esempio alla creazione delle celebro Poltrona Nastro, il Dondolo, la Poltrona Guscio. Si tratta di opere ora esposte nei più importanti musei del mondo: dal MOMA di New York al Victoria and Albert Museum di Londra.

Imperdibile è poi la riflessione sulla progettazione del verde scaturita in L’architettura degli Alberi: una proposta per il Parco della Resistenza di Modena che è stata elaborata dopo uno studio di oltre 300 specie arboree.

Un catalogo tutto da scoprire

Ad accompagnare la mostra c’è il catalogo Cesare Leonardi. L’Architettura della Vita, a cura di Lazy Dog Press. Presenta testi dei curatori Orsini e Cavani, oltre a Daniele De Luigi, Paola Viganò, Giancarlo Martinelli e molti altri. Disegnato da Bunker, il catalogo presenta infine anche un reportage fotografico a cura di Joseph Nemeth.

Cosa aspetti? La mostra è la prima retrospettiva su questo artista a tutto tondo, hai tempo fino al 4 febbraio per conoscerlo.