Continua alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma la riflessione intorno alla tematica del tempo non lineare, il tempo percepito dall’anima, che corre in maniera circolare, fino a ricongiungersi con l’infinito. Animatime è il nome della serie di eventi. Una sorta di spin-off di quanto già messo in campo con l’inaugurazione della mostra Time is Out of Joint, che si protrarrà fino all’aprile 2018.

Martedì 7 marzo l’inaugurazione, dunque, per una serie di incontri che andranno avanti fino a novembre 2017. Incontri, tavole rotonde, presentazioni di libri, dibattiti e concerti. Tutti volti ad approfondire il modo in cui le idee non convenzionali, non ordinarie del tempo abbiano fatto la loro irruzione nel mondo delle arti: poesia, letteratura, musica. Tutti mezzi espressivi più adeguati, più pronti, più opportuni per accogliere la rottura con le percezioni ordinarie.

L’ambizione di Animatime è di raccontare tutte queste rotture, chiedendo la collaborazione di importanti nomi della letteratura, della filosofia e della musica.

L’esordio della rassegna è stato affidato, oggi, a Ginevra Bompiani, con il suo La seconda occasione. Mela Zeta, libro pubblicato da Nottetempo (2016). Il riferimento del titolo è, ovviamente, alla possibilità digitale di riavviare, azzerare, cancellare e riscrivere: fare tanti piccoli balzi all’indietro nel tempo. Mela-zeta è, infatti, la combinazione di tasti che permette di far ciò sui dispositivi Mac, come sottolinea l’autrice stessa. «Mela Zeta – sottolinea Ginevra – è la combinazione di due tasti che permette di tornare indietro e cancellare o recuperare ciò che sembrava perduto. Questo tasto nella vita purtroppo non esiste, ma memoria e scrittura danno ai grandi momenti e ai grandi incontri del passato una seconda occasione».

L’11 marzo sarà l’occasione, invece, di Lea Vergine, con il suo libro L’arte non è faccenda di persone perbene (Rizzoli). Tematica di fondo è sempre la stessa. L’autrice ripercorre in forma scritta il gioco dell’arte come pratica per piegare il tempo e renderlo senza seguire i canoni della consueta continuità lineare.

Il 24 marzo, invece, il primo degli incontri con un taglio maggiormente accademico. Liliana Rampello, infatti, terrà una Lectio Magistralis sulla questione del tempo in Virginia Woolf, della quale è studiosa illustre ed alla quale ha dedicato già diverse lezioni universitarie, nonché diversi testi, tra cui Il canto del mondo reale. Virginia Woolf, la vita nella scrittura (il Saggiatore, 2012).  Il punto di vista offerto sulla famosa scrittrice britannica è completamente nuovo. L’approccio di Liliana Rampello è quello tipico della filosofia della differenza e la sua interpretazione è tutta incentrata sulla dimensione emotiva dell’esistenza; dimensione in cui non esiste linearità, tantomeno temporale.

In breve, dunque, il riassunto degli incontri in programma:

Sala delle Colonne ore 18 – 19.30

Martedì 7 marzo La seconda occasione. Mela Zeta di Ginevra Bompiani.
Conversano con l’autrice Annarosa Buttarelli e Vittorio Lingiardi

Sabato 11 marzo L’arte non è faccenda di persone per bene di Lea Vergine.
Conversa con l’autrice Andrea Viliani

Venerdì 24 marzo Virginia Woolf. Il tempo nell’immagine.
Lectio magistralis di Liliana Rampello

 

Via Arte.it